Nell’era della mobilità urbana e metropolitana, le scale mobili sono diventate un elemento insostituibile in molti contesti, sia in Italia che all’estero.
Dalle stazioni ferroviarie ai centri commerciali, la loro presenza è sinonimo di efficienza, comodità e facilità nell’agevolare il transito di significativi flussi di persone.
Tuttavia, per garantire la sicurezza e l’affidabilità, è cruciale una manutenzione ordinaria appropriata. In questo articolo, esploreremo i componenti principali delle scale mobili che richiedono manutenzione regolare, con un occhio di riguardo alle normative italiane pertinenti.
Le normative italiane che regolano la manutenzione delle scale mobili sono principalmente due: la UNI EN 115-1 e la UNI EN 115-2.
La prima stabilisce i requisiti di sicurezza per la costruzione e l’installazione di scale e tappeti mobili, mentre la seconda fornisce linee guida per il miglioramento della sicurezza degli impianti esistenti.
In aggiunta, il D.Lgs 81/2008, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, contiene disposizioni per la sicurezza degli impianti, inclusi quelli delle scale mobili. Questo decreto impone ai proprietari e gestori degli impianti l’obbligo di mantenere un ambiente di lavoro sicuro, che include la manutenzione degli impianti.
La manutenzione ordinaria delle scale mobili non è solo una questione di conformità normativa, ma un imperativo per garantire la sicurezza degli utenti.
Gli interventi di manutenzione ordinaria devono essere programmati a intervalli regolari, di solito annuale o semestrale, a seconda dell’intensità d’uso dell’impianto.
Oltre alla manutenzione fisica, è fondamentale mantenere una documentazione dettagliata di ogni intervento. Questo include rapporti di manutenzione, sostituzioni di parti e verifiche di conformità. Una documentazione accurata è vitale non solo per dimostrare la conformità alle normative, ma anche per pianificare interventi futuri e monitorare lo stato dell’impianto nel tempo.